Nello Shiatsu, come in molte tecniche con approccio olistico, è importante saper ricevere il trattamento.
Le tecniche olistiche non sono mai invasive e rappresentano un aiuto al cambiamento che il ricevente stesso deve digerire, mantenendo la responsabilità del proprio stato di salute.
Ci deve essere una predisposizione del sistema nervoso, mentale e percettivo ad aprirsi allo stimolo, non sempre piacevole, per permettere ai sistemi fisici ed energetici un movimento nella direzione di un maggiore equilibrio.
In caso contrario la chiusura del sistema corpo/mente del ricevente può bloccare l’efficacia del trattamento.
E’ un lavoro che si fa in due, trovando uno spazio in cui è possibile riuscire a lavorare, anche fuori da una zona di confort, con accettazione e rilassamento.
Ci può essere dolore ma non stress (che inibisce la ricezione degli stimoli). Giudizio, insofferenza e resistenza verso le zone bloccate devono lasciare spazio al respiro e alla consapevolezza di ciò che è, punto di partenza del cambiamento.
Quando rifiutiamo di sentire una zona del nostro corpo la proiettiamo fuori dalla nostra percezione, in un certo senso lontano dal “qui ed ora”…e ciò che non c’è non può ovviamente cambiare.
L’operatore chiaramente deve lavorare in questa direzione creando le condizioni necessarie perchè tutto questo possa avvenire.
Successivamente entra in gioco il quanto riusciamo a mantenere il nuovo equilibrio senza ricadere in quello precedente. (ma questa è un’altra storia…)
Persone molto brave a ricevere hanno benefici importanti da trattamenti molto semplici ed hanno un maggiore spettro di possibilità di aiuto.
Questo è uno dei motivi per cui un percorso olistico di guarigione non è breve. Richiede la formazione della consapevolezza della persona in una direzione che gli permette di digerire in modo efficace gli stimoli ed ha la meravigliosa conseguenza di aumentare la sua percezione, fonte essenziale per il “sentirsi vivi”.
Saper ricevere è tanto importante quanto saper dare.