With my eyes closed
Trying to feel myself
There is something more
That can not be expressed
A floating river
Reaching every cell
A shaking vibration
Moves my body
Thrugh the space
And in the space
Going where it is needed
To heal
Overfloating waters
Breathing clouds
Extending the inner perception
I can cry so deep
In that state of being
Breathing my pain
Withouth judging mind
Withouth control
In presence
I can feel myself
Connectet
To every cell
Of the universe
(Gabi)
Un’autentica esperienza fisica del wu wei, senza sforzo, liberi di ritrovare la connessione con la propria unicità attraverso una sensazione che nasce spontaneamente da qualche parte nel corpo e si esteriorizza in un movimento continuo e naturale. Un’esperienza amniotica e profondamente fisica dentro sè stessi che libera il sistema nervoso e ci conduce a provare autentica libertà, gioia, unità e vita. Un vero e proprio risveglio alla riscoperta di sè stessi. (Alberto)
Tatto Interno mi ha offerto stimoli infiniti di pratica e di riflessione ed essendo la mia esperienza così recente penso che ci vorrà ancora molto tempo prima che il mio pensiero riesca a raggiungere i momenti di ascolto profondo e di consapevolezza attraverso il corpo che grazie a questi incontri ho potuto sperimentare. Quello che sento ora con chiarezza è di aver cominciato ad imparare un linguaggio con cui poter dialogare con il mio corpo, attraverso uno scambio fatto di consapevolezza e di possibilità di scelta. Una modalità preziosa di incontro con lo spazio, una visione nuova di noi stessi nel mondo, uno strumento tangibile rivolto alla nostra evoluzione ed infine una pratica di ascolto reciproco, basata su una alleanza onesta, lucida e profonda tra essere umani. (Michela)
Pur praticando Tatto Interno con te da circa 10 anni nelle sedute che partono come shiatsu, questo lavoro di gruppo è stato per me, di una forza inaspettata.Mi ha fatto integrare, quanto già avevo recepito, con una nuova serie di informazioni che portano alla ricerca delle vere esigenze del proprio corpo ma anche alla ricerca di un sè autentico a un livello sempre più profondo.
Non parlo delle informazioni teoriche, pure molto interessanti, che ho accolto più come comunicazione a livello energetico, vibrazionale, che come conoscenze razionali; parlo delle informazioni che vengono dalle attività in sapiente progressione fino a portare in uno “spazio” tanto libero quanto presente e consapevole.
il gruppo mi ha dato l’idea di un bel “fluido” (non acqua, non aria…) armonioso, in movimento tanto ordinato quanto..anche no, convergente sulla tua energia-guida come su un perno da cui partire per “esserci”,ciascuno nella sua espressione personale.
Il punto particolarmente interessante è che, attraverso l’individuazione sempre più profonda, sottile, delle contrazioni abituali nel corpo, si arriva ad individuare i blocchi del nostro “essere”, con noi stessi,nelle relazioni e nella vita in generale. Davvero grazie! (Laura)
Non so come si manifestino nel mio corpo le forme del pensiero, socchiudo gli occhi e non vedo più né gli altri né me. Non so come ci siamo gonfiate in cumuli, sfilacciate in cirri, stese lungo tutto l’orizzonte mentre i nostri margini si incendiavano nel tramonto. So solo che ero nuvola, e ho conosciuto la posizione esatta dello zenit, e la forza della luce della luna, e la chiave dell’alba, e come dovevo rappresentarle con il mio corpo. Oltre che essere, la nuvola protegge, ristora e vede.
Cosa vede? Sulla terra umida, i fiori che sbocciano. Le case dai tetti rossi. Le civiltà affaticate in strade, strade, strade, come segni di un alfabeto che non arriva mai a formulare le parole che vorrebbe. E poi la civiltà ha cominciato a camminare all’indietro. Io l’ho fatto sul gomiti e le ginocchia. Indietro, indietro nel tempo, fino a giungere all’epoca dei mammuth […]
Quando l’esercizio è terminato ero inginocchiata come in preghiera e stavo benissimo perché non s’è mai vista una nuvola che abbia problemi alle ginocchia. E cos’è più vera, poi, una risonanza diagnostica, o la risonanza viva e continua che siamo? (Fabiana)
Il Tatto Interno è stato un pò un viaggio all’interno e all’esterno del corpo, un felice incontro con l’infinito, il micro e il macro, con una energia sottile e potente nello stesso tempo. Molto importante ritrovare tutto questo in forma chiarificata, grazie alla conduzione chiara e delicata. Mi ha lasciato con molte domande e curiosità e desiderio di approfondire.(Laura B.)
Dopo il primo seminario di due giorni ho sentito sbloccarsi una contrattura che non mi lasciava da mesi. Da questa esperienza mi è rimasta una sensibilità e una consapevolezza che prima non avevo del mio corpo e dei movimenti interni ad esso. (Daniela)
Da tempo intuivo che il semplice atto di danzare influenzasse altri livelli dell’essere umano, anche molto profondi. Sento, per gli effetti che ha ed ha sempre avuto su di me, e per gli effetti che vedo sui miei allievi, che la danza ha un potere più profondo rispetto all’apparenza “solo” estetica, artistica, a salutare del movimento. In questo week-end di tatto interno ne ho avuto inequivocabili conferme. Mi ha colpito profondamente la potenza e la sapienza del corpo. Rimango senza parole, incredula e commossa di fronte a tanta grandiosa meraviglia. Il corpo è un’entità dotata di memoria, di intelligenza, di intenti buoni, atti a migliorare la salute fisica, mentale e spirituale dell’essere cui appartiene. Una sorgente, un potente alleato.(Elena)
Tanti gli stimoli per poter riuscire ad ascoltare il proprio corpo, poterlo esplorare fin al suo interno più sconosciuto e………al termine sono stati talmente tanti gli inputs ricevuti che ero un po’ confusa e perplessa con un quasi timore di perdere, uscendo da quello spazio e da quell’atmosfera che ci ha cullati per due giorni, quello che avevo captato, di dimenticarmi tutto poi ….ho semplicemente pensato che dovevo metabolizzare il tutto lentamente lasciando scivolare via ogni pensiero in merito.
Infatti: Il giorno dopo al risveglio il solito stiramento nel letto bhè effettivamente non era più il solito, era più sciolto più profondo più interattivo e coinvolgente ma poi il desiderato caffè mattutino mi ha riportato alla routine di sempre quasi come non volessi subito cercare l’effetto positivo del tatto interno, il miglioramento che già apportava al mio essere.
Dopo qualche giorno salgo in sella alla mia bicicletta, la mia passione nei momenti di svago, e cavolo sono stata piacevolmente travolta da una fantastica sensazione: un’inaspettata sottile percezione di essere in sella con tutto il mio corpo tutto e con tutto il mio essere; i ripetuti movimenti per far girare le ruote coinvolgevano non più solamente i quadricipiti ma l’intero mio corpo facendomi assaporare la sensazione di essere meno affaticata, più elastica, più armoniosa nei movimenti, più leggera tanto da sembrare di poter volare ….
Il tatto interno è ora per me il mio compagno al risveglio e non solo (Francesca)
Il Tatto interno è stata per me un’inaspettata e bella sorpresa sul mio percorso di vita e di danza. Mi è piaciuta la profondità dei concetti condivisi nonché la chiarezza del conduttore nell’esprimerli e passarli al gruppo (Debora Sbaiz)
Grande emozione e gioia di aver ascoltato ed essermi avvicinata alla mia energia più profonda tramite un ascolto guidato e preciso. é stato meraviglioso sentirsi, ascoltarsi, abbandonarsi, tramite micro movimenti e sapere che all’interno del mio corpo sia presente un così prezioso e importante potenziale fisico ed energetico. Un potenziale da coltivare da accudire da ascoltare e vivere. Posso solo definire tale esperienza meravigliosa sicuramente ripetibile. (Tadema)
È stata un’esperienza forte ed unica che mi ha permesso di vedere le cose sotto un’altro punto di vista. Ho avuto una coda lunga di emozioni e flussi energetici per i giorni a venire e, ora che sto affrontando e scontrandomi con altre persone, riesco a gestire le cose a mente lucida e con una fermezza che non avevo prima. Sono calmo e rilassato ma allo stesso tempo vigile. (Enrico)
Quello che ho ricevuto è una vera e propria tecnica che, in quanto tale, ho potuto mettere in pratica anche nel mio salotto richiamando così con semplici passi l’accesso all’ascolto del mio movimento fasciale. In particolare qui mi riferisco all’esercizio da seduti. Per adesso facendo l’esercizio da sola ho sentito meno intensamente che durante il seminario, credo che il supporto di un gruppo di persone concentrate, nonché la guida dell’insegnante aiutino. Nevertheless, funziona anche da soli! E questo è trasmettere una tecnica. Tecnica per me assolutamente innovativa, non avevo mai ascoltato il movimento fasciale prima d’ora. Inoltre sono riuscita a liberarmi di un dolore interscapolare che avevo. Spero vivamente che continui a funzionare.A dir la verità non mi aspettavo un seminario così ricco di teoria e fondato su così tante discipline diverse delle quali si intuivano gli studi approfonditi. Partire da una base anche teorica così ricca e poi ricevere una pratica/tecinca così puntuale è stato sicuramente un prezioso bagaglio da portar con me.
Mi ispira movimento, l’importanza e la forza guaritrice del movimento, pensare fuori dalla ricerca di simmetria e forma prepensata, ascoltare il movimento, farsi sorprendere e guidare. Sentire e seguire quello che funziona, senza giudizio, anche quando non si muove nella forma che avremmo pensato. Super l’intuizione di potenziale creativo e guaritore che questo tipo di ascolto all’impulso di movimento mi ispira. (A.)
Lo studio del Tatto Interno mi aiuta ad mettere assieme intuizioni e studi fatti, risuona con le mie corde ed amplifica le mie conoscenze. Riguardo al lavoro che ogni tanto propongo nella C.I. utilizzando i tre stati dell’ acqua: solido, liquido e gassoso. Il Tatto Interno mi ha dato altri punti di visti su toni muscolari diversi, variabili e la loro relazione con la fascia. Ho voglia di rifarlo per assimilare di piu’ i concetti ben espressi. (Marco)